giovedì 16 febbraio 2017

Non sei mica il mondo di Raphaël Geffray


Assieme a “L’uomo montagna” la Tunué mi ha spedito anche “Non sei mica il mondo” di Raphaël Geffray, graphic novel francese tradotta da Stefano Andrea Cresti.
Dal titolo originale C’est pas toi le monde, Non sei mica il mondo è pubblicata dalla casa editrice Tunué all’interno della collana Tipitondi, una raccolta di graphic novels indirizzata in particolar modo ai lettori più giovani.

 
Viene narrata una parte importante della vita di un ragazzino difficile, Bené, che nonostante la sua età non sa ancora controllare la rabbia e presenta diverse lacune didattiche. A causa della sua violenza fino a questo momento non ha fatto altro che rimbalzare da una scuola all’altra e gli insegnanti lo hanno sempre definito una “causa persa”.
Nell'ennesima scuola in cui la madre lo iscrive, in quella che è chiamata “scuola dei colori”, Benè conosce un’insegnante diversa dalle altre e che in breve tempo diventa una figura importante per la sua crescita. È infatti lei l’unica alla quale Bené fa affidamento. Finalmente riesce ad istruirlo, rendendolo volta per volta più tranquillo e sereno.

Fin dalle prime pagine della graphic novel, l’elemento di spicco a mio parere è la dinamicità delle illustrazioni. A seconda delle scene si intercambiano due tipologie di stile, entrambi magnifici. Conta 189 pagine, tutte a bianco e nero, che a mio parere rappresentano un pregio pensando alla storia trattata. 
Trovo che quest’opera sia indirizzata maggiormente ad un pubblico più adulto in grado di comprenderne i vari significati. Il tema universale trattato in questa graphic novel è il disagio adolescenziale del protgagonista, che in un susseguirsi di vicende, riesce ad uscire dalla sua bolla e vivere così un’esistenza normale.
È una storia cruda, pesante ma allo stesso tempo “vera” e commuovente.

Consigliato,
parola di lettore.