domenica 13 novembre 2016

Fine turno di Stephen King

Vi consiglio un libro:

FINE TURNO di Stephen King

Stephen King è uno scrittore americano classe '47 originario del Maine che vanta una lunga e prolifica carriera. Autore di storie divenute cult del cinema e della letteratura, è la mente che ha partorito opere del calibro di Shining, Stand by Me, It, e Il miglio verde.
Ad oggi, vive tra la Florida e il Maine assieme a sua moglie Tabitha dalla quale ha avuto due figli maschi Joseph Hillstrom e Owen, e la figlia Naomi Rachel. Ha ricevuto un’infinità di premi, tra cui la National Medal of Arts nel settembre del 2015 conferita dall'ormai ex presidente Obama in persona.
Parte dei suoi lavori sono editi in Italia da Sperling&Kupfer.
Fine turno è il terzo capitolo di una trilogia incentrata sulle avventure del detective Bill Hodges iniziata con Mr. Mercedes e proseguita con Chi perde paga. Questa, come la maggior parte degli ultimi lavori dello scrittore, è tradotta da Giovanni Arduino.

Tutto incomincia In Mr. Mercedes, quando Hodges è da poco in pensione e passa le giornate libere a deprimersi e a rattristirsi con il pensiero della carriera terminata. Annoiato, scopre un sito dove un certo Brady lo contatta con l'obbiettivo di portarlo al suicidio. Hodges fa ricorso quindi a tutti i suoi strumenti possibili, e oltre a combattere la sua depressione, tenta di risolvere assieme a Jerome e Holly il caso già andato nel dimenticatoio ed evitare così che Brady, l'assassino che tempo prima era andato a schiantarsi su una folla con una Mercedes, possa compiere un altro attentato simile, questa volta tentando di portare una bomba dentro ad un palazzetto gremito di ragazzine.

Chi perde paga è il secondo volume. Dopo che Holly, l'amica di Hodges gli ha spappolato la testa prima che potesse farsi esplodere dentro al palazzetto, Brady entra in stato vegetativo, e per un po' vive delle sole visite quotidiane dei dottori e di Hodges, che nutre un enorme senso di colpa.
Questa volta il detective deve fronteggiare Morris Bellamy, seguace accanito di uno scrittore che lui stesso uccide e deruba dei taccuini contenenti nuove storie, i quali verranno ritrovati anni dopo da un ragazzo di nome Peter Saubers. Anche se Brady in questo romanzo non ha nessun compito e il libro si potrebbe leggere separatamente dal resto della saga, Stephen King fa tornare tutto. Dalle prime pagine si scopre che il padre di Peter Saubers, è una delle tante persone rimaste ferite nell'incidente della Mercedes.

In Fine turno il detective Bill Hodges, ormai in pensione da tempo e addolorato dagli acciacchi legati alla vecchia che diventano sempre più problematici, si trova alle prese con una serie di suicidi che lo portano a dubitare di Brady. È l’amica e collega Holly a mettergli per prima la pulce nell’orecchio.
Attraverso una serie di sfortunate coincidenze, Brady al suo risveglio dallo stato vegetativo si ritrova in un corpo da buttare ma con una mente stranamente rinvigorita e scopre di possedere delle doti paranormali, che una volta allenate, gli permettono di entrare nel cervello di chi vuole lui e di compiere qualunque cosa. Così attraverso questi poteri e ad un piano malefico, riesce a controllare le menti della maggior parte delle ragazzine che tempo prima erano scampate alla sua bomba. La Finders Keepers, formata da Holly Gibney, Hodges e Jerome, deve quindi impedire che Brady riesca a mietere altre vittime.
Dal finale strappalacrime e mozzafiato, Fine turno è una corsa al cardiopalma contro la morte.

Ci troviamo davanti ad una storia diversa da tutto quello a cui i fedeli lettori di King sono abituati, questa trilogia infatti non ha nulla a che vedere con romanzi quali It, Misery o i recenti Revival e 22/11/'63.
King come è solito fare di tanto in tanto, si reinventa; In questo caso ha sperimentato il giallo hard-boiled e anche se il primo volume non mi aveva convinto più di tanto, a parer mio è con Chi perde paga e Fine turno che lo scrittore è riuscito a dare il meglio di sé.
Solo grazie alla voglia e alla sua necessità di ampliare i suoi orizzonti senza però snaturarsi, di espandersi a generi che raramente ha toccato prima d'ora, è riuscito ad arrivare a essere la figura che è attualmente per i suoi estimatori provenienti da tutto il mondo.
Nonostante la storia sia una novità per i lettori più fedeli, nell'ultimo volume King aggiunge un fattore paranormale alla storia, i poteri di Brady, i quali ci faranno sicuramente ricordare Carrie e L'incendiaria.
Ultimamente ho l'impressione di leggere parole provenienti da una mente più sicura di se e più matura, e anche i temi trattati sono più cupi e malinconici rispetto agli anni passati (si pensi al recente Revival).
Fine turno è indubbiamente scritto bene, tuttavia trovo che manchino le pagine piene di descrizioni a cui siamo abituati noi fedeli lettori.
Grazie al sito Stephen King Only sappiamo che fra un paio d'anni uscirà negli USA una serie televisiva tratta da questa saga con la regia di Jack Bender (regista e produttore esecutivo di Lost e Under the Dome). Sarà Brendan Gleeson ad interpretare il detective Bill Hodges, mentre per quanto riguarda il personaggio di Brady, la parte venne in passato assegnata al defunto Anton Yelchin e passata poi nelle mani di Harry Treadaway.




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