domenica 6 novembre 2016

Fiabe Islandesi: Dai fratelli Grimm all'indipendenza dalla Danimarca.

Vi consiglio un libro:
FIABE ISLANDESI

Fiabe islandesi è una raccolta di fiabe originarie dell'Islanda tradotta dalla traduttrice Silvia Cosimini per Iperborea e curata da Bruno Berni. Pubblicato alla fine del 2016, questo volume va ad unirsi al ciclo delle fiabe boreali che ad oggi comprende Fiabe Lapponi, Fiabe Danesi e Fiabe Islandesi.

Prima di dirvi cos concretamente questo volume e cosa contiene, è mio dovere fare una premessa e dirvi che le fiabe per l'Islanda hanno avuto una grandissima importanza nella storia. 
 
Dal 1812 l’opera Kinder- und Hausmärchen dei fratelli Grimm influenzò l'Europa in modo tale che la maggior parte delle nazioni decise di pubblicare a sua volta una raccolta con le proprie fiabe tradizionali. Così successe anche nel mondo scandinavo, dove a distanza di poco tempo vennero pubblicati i volumi Danske folkeeventyr (fiabe danesi), Norske folkeeventyr (fiabe norvegesi) e Svenska folk-sagor och äfventyr (fiabe svedesi). All’appello mancava l'Islanda, così venne chiesto a Magnús Grímmson e a Jón Árnason di provvedere a tal compito. Girando l’isola in lungo e in largo, i due studiosi riuscirono a riunire un modesto quantitativo di racconti che vennero pubblicati in una raccolta intitolata Íslenzk Æfintýri (fiabe islandesi), che nonostante il titolo, non conteneva nessuna fiaba. 
Fu il tedesco Konrad Maurer nel 1858 a ricercare nuovo materiale – tra cui alcune fiabe – e a pubblicare un paio di anni più tardi quella che tutt’oggi risulta la prima vera raccolta di fiabe islandesi: Isländische Volkssagen. Questo volume, seguito da altre raccolte, venne pubblicato nel periodo in cui l'Islanda era ancora sotto il dominio danese e stava cercando di ottenere l'indipendenza; quindi si rivelarono un pezzo importante della storia ed ebbero il merito di aver contribuito a creare l'identità culturale dell’isola.
In oltre, la prima raccolta di fiabe islandesi è importante per aver trasformato una cultura che si tramandava oralmente e che evolveva di generazione in generazione, in opere scritte e tangibili, a cui tutti nel mondo avrebbero avuto accesso e aumentare così la figura di nazione che l'Islanda cercava da diverso tempo.

In questo volume sono raccolte trenta fiabe più o meno lunghe selezionate dal vasto repertorio di fiabe orali della cultura islandese. Spesso si narra di troll e trollesse, di re e e regine e di donne e uomini valorosi. 
A mio parere le più belle sono La danza degli elfi nella notte di capodanno, Jón e la trollessa, Búkolla e il ragazzo, Þorsteinn il pidocchioso, Gorvömb, Rauðiboli e infine La genesi del popolo nascosto, una fiaba dove viene narrata l'origine degli Elfi.
È una lettura divertente e utile per comprendere questa nazione, accompagnata a fine libro da un'interessantissima postfazione della traduttrice dove viene narrata l'origine della prima raccolta di fiabe islandesi e tanto altro ancora.
 
Consigliato,
Parola di lettore. 
 

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