domenica 11 settembre 2016

Un uomo innamorato di Karl Ove Knausgård.


Vi consiglio un libro:
 
UN UOMO INNAMORATO di Karl Ove Knausgård.

Edito da Feltrinelli nel 2015, “Un uomo innamorato” è il secondo capitolo dell'esalogia dell'autore norvegese Karl Ove Knausgård. Tradotto da Margherita Podestà Heir, è caratterizzato dall'essere un solo lungo capitolo di seicentocinquanta pagine. Sempre editi da Feltrinelli, troviamo oltre al primo volume “La morte del padre”, anche “L'isola dell'infanzia” e “Ballando al buio”, rispettivamente il terzo e il quarto libro.

In “Un uomo innamorato”, troviamo un Karl Ove diverso da quello che traspare da “La morte del padre”. Anche se il carattere è rimasto pressoché immutato, ora ai nostri occhi appare maturo e deciso a combattere l'insoddisfazione di cui ha sempre faticato a liberarsi.

Inappagato dalla propria vita in Norvegia, decide nell'arco di pochi giorni di lasciare sua moglie Tonje e di andare a vivere a Stoccolma. Al suo arrivo incontrerà Geir, un altro scrittore con cui aveva fatto conoscenza ai tempi degli studi a Bergen e con il quale stringerà una profonda amicizia.
I primi giorni in Svezia li passerà nella casa del suo amico e di sua moglie, ma deciso a “ricominciare a vivere”, incomincerà quasi subito a cercare un posto tutto suo.
Attraverso una serie di fortunati eventi, l'autore finirà per incontrare Linda, una ragazza che aveva già conosciuto tempo prima ad un seminario per scrittori e della quale era stato segretamente innamorato. Nonostante i precedenti non molto rosei, i due incominciano a frequentarsi e finiscono per andare a vivere insieme. Seppur a conoscenza degli alti e bassi di una convivenza basata su due caratteri diversi ma allo stesso tempo di forza affina, riescono a trascorrere molti momenti felici.

Poi incontrai Linda, e il sole si levò. Non riesco a dirlo in altro modo. Si levò il sole nella mia vita. Prima soltanto come un leggero bagliore di luce all'orizzonte, quasi come a dire, è da questa parte che devi guardare. Poi giunsero i primi raggi, tutto si fece più evidente, più facile, più leggero, più vivo e divenni sempre più felice, infine il sole si trovò al centro del cielo della mia vita e ardeva, ardeva, ardeva.”

Knausgård scrive del suo rapporto con l'ambiente familiare e di quanto sia imprevedibile per lui: dalle situazioni che possono venirsi a creare all'interno di una relazione a quanto gli risulti difficile apprezzare quello che possiede. Finisce per raccontarci anche dei suoi periodi altalenanti dovuti alla nascita e alla crescita delle sue figlie Vanja e Heidi. Si dispiace di come non riesce a fare a meno di sentirsi irritato e frustrato dai comportamenti di Linda, la quale non riesce a comprendere la sua necessità di scrivere e con cui finisce sempre per avere discussioni burrascose.

Un uomo innamorato”, segue di fatto “La morte del padre”. Se nel primo volume l'argomento principale è il rapporto dell'autore con il padre e la sua morte, quest'opera tratterà prevalentemente di vita e amore. In questo libro permane il forte spirito autocritico dell'autore; Karl Ove infatti narra gli eventi tralasciando eventuali giustificazioni, rievoca, per filo e per segno, tutti i suoi errori con la stessa onestà e con la stessa tranquillità che adotta quando parla delle sue conquiste. Dunque questa è una lettura particolare. Ho notato un ritmo di lettura appena più lento rispetto al primo volume; serrato nella narrazione dei momenti di vita quotidiana, e più ponderato quando si parla dei suoi pensieri.
A parer mio la prosa di questo autore norvegese la si ama o la si odia. Io la amo, e penso che questo – come il primo, o forse addirittura di più – sia uno di quei libri che ti aiutano a capire meglio te stesso e ciò che ti circonda.

Ho già rivelato troppo,
non mi resta che augurarvi buona lettura! 

Parola di lettore.

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